Dazi USA: lo studio che svela i rischi per le imprese toscane
Le tariffe americane del 15% colpiscono non solo le esportazioni, ma la redditività delle aziende di Lucca, Massa-Carrara e Pisa
I nuovi dazi del 15% imposti dagli Stati Uniti non rappresentano solo un ostacolo all’export delle aziende toscane, ma una minaccia alla loro redditività, il motore che alimenta innovazione, investimenti e posti di lavoro.
Le province più colpite
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Lucca: rischiano i settori legati agli USA (olio, calzature) e i grandi campioni della nautica e della meccanica per la carta
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Massa-Carrara: il marmo apuano, fortemente dipendente dal mercato americano, vede messo in discussione il suo intero modello di business
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Pisa: a rischio sia il Made in Italy tradizionale (vino, moda, cuoio) sia poli industriali strategici come due/tre ruote e componentistica auto
I dazi non colpiscono solo le vendite, ma la capacità delle imprese di investire nel futuro
Per resistere servono strategie che rafforzino innovazione, qualità e brand, più che compensare i volumi persi
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Scarica lo studio dell’Istituto Studi e Ricerche, in collaborazione con la Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, ha analizzato oltre 2.700 imprese esportatrici di Lucca, Massa-Carrara e Pisa e mette in luce scenari inaspettati per i settori chiave del Made in Italy