Cresce la richiesta di personale nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa

Nel mese di novembre 2025 le imprese della Toscana Nord-Ovest registrano segnali di miglioramento sul fronte occupazionale. Secondo i dati dell’indagine mensile Excelsior, realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e analizzata dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche (ISR), nei territori di Lucca, Massa-Carrara e Pisa sono previste circa 6.700 nuove assunzioni.

Lucca: mercato del lavoro in forte accelerazione

A Lucca la domanda di lavoro cresce con intensità: le imprese prevedono 2.700 nuove assunzioni, pari a un +17% rispetto a novembre 2024. Anche escludendo le entrate del comparto agricolo, introdotte quest’anno, l’aumento rimane significativo (+15%).

La crescita è sostenuta da: industria con 1.060 ingressi (+19%) e servizi con 1.580 ingressi (+13%)

Massa-Carrara: domanda in crescita, reperimento ancora critico

A Massa-Carrara le imprese prevedono 1.040 assunzioni, in aumento del 12% rispetto a novembre 2024. La crescita è trainata dai servizi (+24%), mentre l’industria registra una lieve flessione (-5%).

La difficoltà di reperimento è tra le più elevate dell’area: coinvolge il 59% delle figure ricercate, leggermente in aumento rispetto allo scorso anno.

Pisa: lieve crescita complessiva, ma trainata dal settore agricolo

A Pisa sono previste 2.950 assunzioni. Tuttavia, eliminando le 260 entrate dell’agricoltura, la domanda segnerebbe un calo (–6%).

Il quadro settoriale conferma la fragilità:

• industria: –4%

• servizi: –6%

In crescita invece la quota di giovani destinata all’assunzione, che sale al 33%.

Un mercato del lavoro dinamico ma con squilibri strutturali

L’area Toscana Nord-Ovest mostra un mercato del lavoro vivace e in miglioramento, soprattutto grazie alle province di Lucca e Massa-Carrara. Tuttavia, la presenza di un mismatch ancora elevato, che in molti casi supera il 50%, continua a rappresentare una criticità trasversale.

Il rafforzamento dei percorsi formativi, l’orientamento mirato e il raccordo tra scuola, formazione e imprese restano elementi centrali per ridurre il divario tra competenze richieste e competenze disponibili.

L’analisi si basa su un’indagine condotta su un campione di circa 2.300 imprese con dipendenti nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. I dati sono forniti dal Sistema Informativo Excelsior, promosso da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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